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Santi Apostoli

La chiesa dei Santi Apostoli, di epoca altomedievale, era attraversata dalla via consolare (Postumia), e fino al XII secolo si trovava al di fuori della prima cinta muraria romana. 

In questo periodo infatti fu compresa nelle mura comunali (sulla linea da Castelvecchio a Ponte Aleardi), vicino all’Adigetto, ossia un ramo secondario del noto fiume. già dal V secolo questa zona si identificava nel quartiere di Falsorgo, e può essere considerato il più antico luogo sacro paleocristiano della zona (insieme alla chiesa di San Lorenzo). 

Nell’area vi erano altre numerose chiese, ma vennero eliminate con le soppressioni napoleoniche all’inizio del XIX secolo. 

La chiesa aveva funzione battesimale e successivamente diventerà parrocchia. Attorno ad essa si svilupperanno poi ospedali e ricoveri per pellegrini, miserabili e famiglie importanti, tra cui i Bevilacqua (radaroli e successivamente milites) e innumerevoli altre. 

Dopo la famigerata peste del 1630 di vollero centocinquant’anni per raggiungere di nuovo lo splendore, caratterizzato da edifici e popolazione. Oltre all’avvento di Napoleone, che fece opprimere diverse chiese, facendo diventare quella dei Santi Apostoli una delle poche rimaste, essa sopravvisse anche alla piena dell’Adige del 1882 (con conseguente costruzione dei muraglioni) e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, mutando d’aspetto. 

L’incursione aerea del 1945 provocò perdite ingenti alla chiesa con diversi danneggiamenti.

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