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Santa Teuteria e Tosca

Porta Borsari decretava la fine della città romana. Dopo l’editto di Costantino del 318 il cristianesimo non è più perseguibile. Sotto il governo di Vespasiano il Cristianesimo veniva perseguito. Teuteria e Tosca, seguaci di questa religione, vengono martirizzate e le persone che aderivano a questa religione si ritrovano a pregare, di nascosto, sulle loro tombe. Le tombe si trovavano fuori dalle mura della città. La chiesa viene fondata nel 751. 

È presente una tradizione più che una testimonianza. La leggenda narra che Teuteria fosse una ragazza bellissima, il re si innamorò e lei non volendo diventare pagana scappò a Verona da Tosca che le diede riparo.Il re venì a riprenderla ma senza successo.

Nel 1400 la chiesa diventò un mausoleo della famiglia Bevilacqua. Nel 1368 circa vengono sepolti altri membri della famiglia. La struttura è a “croce greca” realizzata completamente in sassi dell’Adige e mattoni. La chiesa durante la sua storia ha subito diverse trasformazioni (ampliamenti, nuove finestre, nuovi altari). Durante i lavori di ristrutturazione è stato scoperto come in realtà il livello stradale sia stato incrementato rispetto alla struttura originale. 

 

ESTERNO

La facciata è inglobata nel muro della sacrestia della chiesa dei Santi Apostoli. Sul lato meridionale vi è una piccola finestra quadrangolare, sul lato settentrionale se ne trova un'altra uguale in corrispondenza dell’altra

 

INTERNO


La chiesa è orientata ad est, la pianta assomiglia a quella di un quadrato (9.40 m. lunghezza; 8.80 m. larghezza), nel mezzo si elevano quattro pilastri e il tetto è composto da volte a vela. La maggior parte delle superfici murarie è stata messa a nudo, costituita da elementi in laterizio e pietre, nell’abside si trovano tracce di un affresco. L’arca delle Sante Teuteria e Tosca, è costituita da un monolito in marmo rosso, elevato su quattro colonnine di marmo rosso e capitelli leggermente differenti che terminano in una base quadrata. Risalgono al 1427 le sculture in marmo grigio delle due Sante. Durante una restaurazione a cavallo tra il 1913 e il 1914 furono ritrovate delle targhette in piombo con delle iscrizioni sui lati. Nel 1913 però vennero rimossi i due altari di San Francesco e San Guglielmo Bevilacqua. La piccola Pietà in marmo, con il sole e la luna leggermente in rilievo sul sepolcro evidenziano i caratteri della scultura veronese della seconda metà del 300, epoca a cui risale il sarcofago di Francesco Bevilacqua. L’arca dei fratelli Giovanni Francesco, Antonio e Gregorio Bevilacqua è in marmo rosa, sostenuta da due cariatidi alate e una cornice carica di fogliame e animali, indicante fede, carità e speranza. Posto al centro, sotto alla cupola, si trova il fonte battesimale il cui pilastro è a tre delfini incrociati e la conca raffigurante un bassorilievo dei Dodici Apostoli. 

Nell’angolo destro si trova un altro fonte battesimale in marmo rosa, dove fu battezzato San Giovanni Calabria e secondo la tradizione anche Santa Maddalena di Canossa.

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