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San Lorenzo

La primitiva chiesa di S. Lorenzo sorse in epoca altomedievale lungo la consolare Via Postumia (o Via dei Sepolcri), oggi Corso Cavour. Ricordata nel componimento in versi conosciuto come "Ritmo Pipinano" o "Versus de Verona" (VIII sec.) per la presenza delle reliquie di S. Lorenzo, fu distrutta nel corso di successive invasioni barbariche (probabilmente degli Ungari, nel X sec.). Di tale edificio rimangono tuttora visibili alcuni frammenti di pluteo di epoca longobarda, pilastri, capitelli e pietre tombali (collocati nel cortiletto antistante la chiesa).

La chiesa attuale risale al XII sec. Si fa risalire l'inizio dei lavori al 1110. In seguito ad una interruzione (causata forse dal terremoto del 1117 o da difficoltà economiche) la ripresa della costruzione proseguì con qualche variante costruttiva (sostituzione dei corsi in ciottoli di fiume con corsi di tufo e ideazione dei matronei). Esternamente l'edificio si presenta con facciata monocuspidata di epoca romanica. Orientamento a occidente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico di tipo basilicale suddiviso in tre navate, separate da due file di colonne con capitelli scolpiti a fogliame alternate a massicci pilastri polistili, e concluse ciascuna con abside semicircolare; il presbiterio è preceduto da un transetto i cui bracci laterali sono costituiti da due cappelline con terminazione absidata sul lato orientale; alle navate laterali si sovrappongono le gallerie dei matronei.

 

Lo spazio interno della chiesa, caratterizzato dal cromatismo del partito decorativo a corsi orizzontali di conci in tufo alternati a filari in laterizio e ciottoli di fiume, si presenta austero e suggestivo, con aula centrale a marcato sviluppo verticale verso cui si aprono le archeggiature gemine con arco rialzato delle navate laterali con i sovrapposti matronei; lungo le pareti si conservano limitati lacerti di decorazioni ad affresco databili tra il XII ed il XVI secolo; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare cinquecentesca, opera di Domenico Brusasorzi. La navata centrale è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature ed assito cassettonato a vista; navate laterali e matronei sono sovrastati da una teoria di volte a crociera in muratura, e copertura ad unico spiovente; le strutture absidali sono chiuse da semi-calotte sferiche in conci di tufo; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali; il piano del presbiterio presenta un disegno geometrico con intarsi in marmi policromi.

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