14 settembre 2020
206 giorni fa...
Sono passati ben 206 giorni da quando, io dalla cattedra e gli alunni dietro ai banchi ci siamo incontrati a scuola per l'ultima lezione prima delle vacanze di carnevale (21 febbraio). Proprio in quei giorni abbiamo ricevuto il primo premio provinciale del progetto Cangrande 4.0 (https://cangrandevr.wixsite.com/cangrande4punzozero ), premiato poi a Maggio per la fase regionale, e in attesa della fase Nazionale.....
In questi mesi si è discusso molto sulla scuola, sui banchi ecc ecc.
Certamente è importante l'organizzazione della scuola anche dal punto di vista delle attrezzature.
Tessuto di relazioni
Ma a noi sta a cuore non il banco, ma la persona che lo occupa, perché questa è la differenza della vera scuola: la relazione che si instaura tra le persone coinvolte.
Docente- alunni, alunni-alunni, famiglie-scuola, ecc ecc sono tessere di un unico puzzle in cui, come sottolineato molto bene anche dalla nostra nuova dirigente prof.ssa Carla Basurto si tessono le relazioni nel lavoro in team che responsabilizza tutte le componenti che la compongono, dalla prima all'ultima.
Questo blog, nato "in cattività" e quasi per scommessa nel periodo di chiusura totale a causa del Covid, vuole essere uno dei componenti che permettano a tutte le persona che si avvicinano al Cangrande (on line o di persona) di migliorare queste relazioni di empatia.
Dare senso
Alessandro D'Avenia nel suo blog: A scuola il tema non è l’emergenza sanitaria, ma che cosa ci faremo, educativamente, culturalmente e politicamente con l’emergenza. Sono i progetti a dar senso agli oggetti e non viceversa: la scuola non verrà rinnovata dal banco singolo o dal tablet, ma dalla vita che sapremo dargli, grazie a relazioni buone e un lavoro ben fatto.
Ma se non saremo capaci di dare al presente un senso che vada al di là della prigione della cronaca, lasceremo bambini e ragazzi dietro le sbarre, perché l’assenza di senso riempie lo spazio interiore di paura, paralizza l’azione o la rende manipolabile. Il compito di maestri e genitori, da sempre, è rendere «i nuovi» interiormente liberi, come fa Guido (Roberto Benigni) in La vita è bella: per salvare il figlio trasforma persino il lager in un gioco a premi, dando un senso al male più assurdo.
Ma questo richiede l’inventiva che solo l’amore e la cultura sanno suscitare: banchi, mascherine e connessioni, da sole, non basteranno mai. A noi educatori è chiesto di rendere l’emergenza una terra fertile, prima per noi e poi per loro, perché nulla cresce nei piccoli, se non trova cura, luce e libertà, nei grandi.
Voglia di rivedersi
Come professori ed educatori non vediamo l'ora di vedervi per poter progettare insieme con fantasia e creatività il futuro che ci aspetta. Monti bruchi non aspettano altro che diventare, pur con fatica e con pazienza, delle bellissime farfalle.
Al di la delle mascherine, del gel igienizzanti , dei controlli della temperatura che sono importantissimi da osservare per tutelare la salute nostra e dei concittadini che frequentiamo, vogliamo augurarvi un bellissimo primo giorno di scuola in cui incontrerete e saluterete (nel rispetto delle regole) i vostri compagni di classe (vecchi o nuovi che siano) e i vostri professori.
Quando è iniziato il lockdown mi son sentito a pezzi nel non poter interagire di persona con i miei alunni, mi sentivo una bici senza ruote. Ora le ruote le possiamo rimontare per affrontare in gruppo le nuove strade che dirigono verso il futuro i nostri ideali.
La scuola è bella .... come la vita.
ONLIFE
Prof Domenico Signorini
Its Cangrande
PS: il blog proseguirà nella sua Mission. Per farlo abbiamo bisogno anche del vostro contributo, testimonianza, riflessione.
(Qui i dettagli per contribuire alla redazione degli articoli :https://cangrandevr.wixsite.com/onlife/about
Abbiamo in mente nuovi progetti.....
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