Ciao a tutti i lettori del blog, sono un ragazzo del CANGRANDE e ho accolto la proposta di scrivere due righe da inserire qui, raccontando brevemente cosa significa questo periodo per me.
All'inizio...
Sinceramente all’inizio di questo periodo ero un po’ ignaro di quello che stesse succedendo, puntando tutto sul fatto di godermi quelle belle giornate di marzo senza compiti da svolgere e immaginando di dover ritornare a scuola dopo poco.
Con lo scorrere del tempo, però, ho realizzato il problema che stava dilagando e nello stesso momento il fatto che si fossero ridotte molto le attività che si potessero svolgere, dovendo stare, come tutti, in casa bloccati “fisicamente”.
E come molte persone hanno detto, è proprio quando hai delle restrizioni che ci si accorge di quanto prima si fosse liberi.
Principalmente mi manca il fatto di incontrarmi con le persone, poterle abbracciare e anche il contatto diretto con i professori.
Videochiamate
Per nostra grande fortuna ci sono le videochiamate che accorciano le distanze!
Sono diventate l’attività con cui ormai passo la maggior parte delle mie giornate, in lezione con i professori (molto pazienti, per fortuna), ma soprattutto in chiamata con i miei amici per raccontarci inutilità, con l’obiettivo di rasserenarci a vicenda e di passare del tempo in compagnia diversa da quella della propria famiglia che, nel mio caso è diventata la valvola di sfogo.
Non vedo l’ora di fare una corsa libero, poter tornare a casa da scuola stanco ma felice e aver visto tante persone diverse!
Ora che è iniziata la fase 2 è bello poter vedere qualche parente o andare a trovare a debita distanza i nonni che in questo periodo ci sono mancati tanto. Con la grande speranza di poterci rivedere tutti molto presto vi saluto calorosamente!